Famosa per i suoi camini di fata (peri bacaları), che le conferiscono un aspetto paragonabile solo a quello presente nelle favole, questa regione offre anche diverse varietà di vino.
Questo perchè si tratta di un paesaggio magico..
..Beh, forse non è proprio la magia a centrare..ma ci sono diversi fattori favorevoli per la viticoltura che si possono ritrovare nella zona.
Innanzitutto, il particolare tipo di terreno (toprak), di origine vulcanica.
La Cappadocia, infatti, è una regione che si formò 60 milioni di anni fa in seguito al depositarsi delle lave e delle ceneri derivanti dai vulcani (vulcano “yanardağ” significa letteralmente “monte che brucia”) della zona (Erciyes Dağı, Hasan Dağı – la parola “dağ” significa “monte”), ormai spenti ed alla erosione da parte del vento (yel) e della pioggia (yağmur) di tali depositi.
Il terreno, poi, è molto fertile anche per la presenza del fiume Kızılırmak (fiume rosso) che allo stesso tempo influenza positivamente anche il microclima. Si tratta del fiume più lungo della Turchia ed attraversa tutta la regione assumendo in particolare un aspetto allegro ed accogliente nel distretto di Avanos..
Quindi, grazie al tufo calcareo formatosi dopo le erosioni oltre alla possibilità di avere buone qualità di uva è stato possibile anche tenere lontani la filossera e il parassita delle viti.
Inoltre, questo materiale, depositatosi nel tempo, e forgiato dal vento, è facile da intagliare.
I camini di fata che si erano formati, furono infatti scavati nel tempo per costruire case o chiese (anche affrescate). In particolare, l’importanza del vino nel cristianesimo emerge anche dalle scene raffigurate nelle chiese presenti all’interno dei camini di fata presenti a Zelve ed Ortahisar.
Le cantine nei camini di fata
Nei camini di fata, usati ancora oggi, anche se in misura minore come abitazioni, ma soprattutto luoghi pubblici e turistici, sono state ricavate perfino le cantine!
L’ambiente che si viene a creare all’interno di queste particolari cantine è infatti ottimo per la conservazione e l’invecchiamento del vino in quanto permette una temperatura stabile ed ottimale. Durante le fermentazioni, inoltre, in queste fresche cantine, le temperature non si alzano e si evita la perdita delle caratteristiche che conferiscono degli ottimi aromi.
Le varietà d’uva
Ecco, per quanto riguarda il prodotto, vi sono due varietà d’uva autoctone della Cappadocia: Emir e Dimrit. Il primo ha molte potenzialità per dare vini bianchi di grande qualità mentre il secondo viene utilizzato generalmente assieme ad altre varietà per produrre vini rossi.
Ebbene sì, in Cappadocia troverete vere e proprie cantine ricavate nel tufo che potrete visitare e dove potrete assaggiare i vini tipici della zona perdendovi in un ambiente che colpisce tutti i sensi..dal sapore intenso ed armonioso al profumo di storia e magia…
Bibliografia
Damla Tanış, “La potenzialità agroalimentare della Turchia ed i vini della Cappadocia”, Tesi di Laurea Specialistica, Università di Padova.
Foto: Damla Tanis