Figura femminile col diadema (Taçlı kadın) sul portale della Moschea di Alaeddin (Alaeddin camii)
Ho voluto scrivere questo articolo perchè si tratta di una moschea particolare, un’opera unica nel suo genere e forse unica anche nella magia architettonica che ci riserva.
Infatti, nei mesi estivi tra le ore 9.30-11.00 della mattina, sulla porta rivolta ad oriente, in seguito al gioco naturale di luci e ombre che si formano grazie alla particolare posizione del sole sulle sporgenze e sugli intagli eseguiti sulla pietra, si può ammirare la figura di una ragazza con le trecce, sorridente, che ha in testa un diadema..
Ma la leggenda è ancora più suggestiva come avviene nei casi in cui c’è alla base l’amore (in turco: sevgi/aşk).
Costruita con blocchi di pietre color cenere e gialle e adornata da molteplici decorazioni, questa moschea, la più antica della città di Niğde (il cui nome deriva dalla parola ittita “Nahita”) ed una delle meglio conservate fino ad oggi del periodo selgiuchide, fu fatta costruire nel 1223 dal governatore di Niğde, Ziynettin Beşare. L’incarico fu dato agli architetti Sıddık e suo fratello Gazi.
La storia dell’amore impossibile di un ingegnoso architetto
Si narra che l’architetto responsabile del progetto fosse innamorato della figlia del governatore. Tuttavia, consapevole dell’amore impossibile e di non poterla mai sposare, essendo lui solo un architetto, per far vivere in eterno questo amore, non poteva trovare modo migliore che rappresentarlo sulla pietra presente sulla porta, per di più di una moschea..
Geniale a tal punto da farsi aiutare dal sole mentre il suo grande amore gli permetteva di scalfire anche la pietra per raffigurare nei minimi dettagli la sua amata così come lei aveva scalfito il suo cuore.
Studiò così ogni movimento del sole per far sì che attraverso i suoi intagli fosse illuminato il volto dell’amata ma allo stesso tempo venisse nascosto.
E quello che non potè dire personalmente a parole, la pietra conservò nel corso dei secoli ed il sole mise in luce timidamente con un gioco di ombre solo per brevi periodi all’anno.
Un altro possibile scenario..
Inoltre, in seguito ad un’osservazione fatta dal prof. Asım Tanış in un suo articolo pubblicato nel 1996 sul giornale locale di Bor, si notò la presenza di un altro possibile scenario che rappresenta quanto fosse profondo l’amore, legato con collegamenti invisibili ed immortale…
Capovolgendo infatti, una foto fatta alla figura si può osservare la presenza di un volto maschile con la barba. L’ingegnoso architetto raffigurando con maestria anche sè stesso voleva forse dimostrare quanto fosse indivisibile il loro legame ed immortale il loro amore?
Anche se questa è solo un’ipotesi, potrebbe essere un altro bel modo per dimostrare quanto possa essere profondo l’amore in questione.