Spesso diciamo che l’italiano si legge come si scrive o viceversa. Ma è veramente così?
Se ci pensate bene, non lo è. Come non accade nella maggior parte delle lingue.
Infatti, alcune lettere assumono suoni diversi a seconda della lettera da cui sono seguite come per esempio la “c” che si legge diversamente a seconda se si trova prima della e,i o prima delle altre lettere come accade in “casa” “cena” “chi”. Ugualmente per la s “rosa” “sasso” “scena” “scala”, la g “gelo” “gli” “sogno” “alghe” e via dicendo.
Però, poichè ognuno è abituato alla propria lingua, questa gli sembra più facile.
L’alfabeto turco
In turco invece la nostra affermazione iniziale è proprio vera! Ad ogni lettera infatti corrisponde un suono ben preciso che non varia in base alla posizione della lettera o se essa viene seguita da una lettera piuttosto che da un’altra.
Stando così le cose, imparare l’alfabeto turco diventa molto facile e ci si impiega meno di un’ora.
E’ vero che ci sono 29 lettere, quindi qualche lettera in più rispetto all’italiano che ne ha 21 (a cui si aggiungono quelle acquisite successivamente come j,y,w,x), ma la maggior parte delle lettere corrisponde agli stessi suoni presenti in italiano dati sempre dalle stesse lettere. Poi vi sono anche lettere come la “ç” e la “ş” che pur non esistendo in italiano, corrispondono a suoni presenti in tale lingua. Infine, solo 4 lettere dell’alfabeto turco, presentano suoni apparentemente non manifesti nella lingua italiana: “ğ”, “ı”, “ö”, “ü”.
Diciamo apparentemente perchè in realtà la “g morbida o molle” “ğ” si ottiene solo con il prolungamento della vocale che la precede; la “ı” o “i senza puntino” è il suono che esiste se si scandiscono lentamente alcune parole ma che in italiano non corrisponde ad una lettera e quindi ne viene ignorato anche il suono; la “ö” ed “ü” “o ed u con la dieresi”, sono presenti in alcuni dialetti anche se non vengono rappresentati con tali lettere oppure in parole acquisite da altre lingue.
La rivoluzione linguistica
Sicuramente la riforma dell’alfabeto voluta da Atatürk nel 1928 fu geniale. Infatti, fu in quell’occasione che venne adottato l’alfabeto latino e che per ogni suono fu scelto un carattere, una lettera. Prima di allora, i turchi avevano adottato diversi alfabeti nel tempo: dopo il proprio alfabeto, avevano utilizzato l’alfabeto, tra gli altri, per circa un millenio l’alfabeto arabo che però, non si adattava per niente alla lingua turca, poichè elimina le vocali.
Con questa riforma, quindi, fu data alla lingua turca la giusta possibilità ed il valore per la sua espressione.
Volete imparare l’alfabeto turco? Seguite il ns video! Vedrete che è molto semplice e vi basterà mezz’ora per impararlo tutto perchè ha i caratteri latini e ci sono pochi segni e suoni diversi da quelli dell’italiano!