Oltre ai luoghi che già conoscete bene in Cappadocia, famosi per i camini di fata, c’è una cittadina molto affascinante, un paesaggio che sembra uscito dalle favole e che conserva ancora oggi un aspetto caratteristico.
Si tratta di Avanos, chiamata Zuwinasa nel periodo ittita e successivamente Venessa.
L’aspetto particolare rispetto alle altre città della zona, deriva dalla presenza del fiume rosso “Kızılırmak”, il fiume più grande della Turchia, che attraversa Avanos dividendo la parte vecchia da quella nuova.
Come dice un poeta della zona, Aşık Seyrani: “Kör de bilir Avanos’un yolunu, testi bardak kırığından bellidir” “Anche un cieco sa la strada di Avanos, si riconosce dai cocci di bicchieri e caraffe”.
Una passeggiata per le vie di Avanos
Quindi, per trovare Avanos, basta seguire i cocci di vasi, anfore in terracotta sparsi qua e là?! Eh sì, perchè una caratteristica che la rende famosa in tutta la Turchia è proprio la produzione di manufatti in ceramica. Tanto che trovate questi prodotti come decorazione anche nel mezzo del fiume..
Nulla di più piacevole e rilassante che camminare in questo piccolo gioiello tra le vie della città vecchia ammirando le case tipiche in pietra, le donne del luogo sedute sugli usci delle loro case a fare qualche lavoro manuale (elişi), il monumento dedicato alle attività del luogo, la gigante caraffa in terracotta da cui sgorga l’acqua e giungere infine al tramonto sulla riva del fiume. In questo momento della giornata, l’aspetto di Avanos diventa ancora più magico poichè il fiume assume colori e riflessi incantevoli e se vi gusterete il gelato tipico turco originario della città di Maraş “Maraş Dondurması” attraversando il ponte sospeso sul fiume, vi sembrerà di andare indietro nel tempo, di fare parte personalmente di una storia antica.
Artisti nella produzione di ceramiche
Il colore rossiccio da cui prende il nome il fiume è dovuto alla presenza di argilla (kil) sul fondo. Fin dai tempi degli ittiti, gli abitanti della zona hanno saputo valorizzare questo tesoro e si sono dedicati alla produzione di vasellame (çanak çömlek), ceramiche, utilizzando il tornio (çark). I vasi formati per mezzo del tornio, vengono poi lasciati asciugare al sole e all’ombra e cotti in forni accesi mediante fieno (saman) e trucioli (talaş).
Infine, piatti, vasi e oggetti di qualsiasi tipo di ceramica vengono dipinti dalle mani abili degli artisti che ripropongono spesso motivi floreali, naturalistici, “l’albero della vita” “yaşam ağacı”, ma anche riferimenti ad opere antiche del periodo ittita caratterizzati da piccoli segni, disegni, dal tratto impeccabile.
Se vorrete visitare uno di questi laboratori, vi faranno anche provare a realizzare al momento un vaso in modo da comprendere la complessità ma anche il fascino di questa arte antica.
I piatti stessi, tipici della zona, vengono generalmente cotti in contenitori di terracotta o in anfore il cui beccuccio viene rotto al momento del servizio.
Questa allegra città è famosa anche per i suoi tappeti prodotti, fin dai tempi antichi in cui fu fondata, con i colori ottenuti dalle piante raccolte nelle montagne.
Come in tutta la Cappadocia, emerge anche la coltivazione di viti e quindi la produzione di vino.
Allontanandoci leggermente dal fiume, invece, si può giungere ad un villaggio che conserva la sua vecchia immagine tra i camini di fata e le case di pietra: Çavuşin.
Quindi, con i suoi viali alberati lungo il fiume, l’illuminazione notturna che le conferisce un aspetto ancora più suggestivo, le sue stradine in salita o in discesa tra le antiche case in pietra, i suoi laboratori con i maestri vasai, Avanos è una piccola grande città che sicuramente vi colpirà!