Caffè turco

Caffè turco

Uno dei prodotti più conosciuti della Turchia: il caffè turco.

Un detto turco recita così: “Bir kahvenin kırk yıl hatırı vardır” ovvero “Un caffè si ricorda per quarant’anni”.

Ciò che lo distingue sono il suo gusto, l’aroma, la schiuma tipici ed unici ed il modo in cui viene preparato e poi servito; senza considerare poi che è l’unico caffè in cui non vengono separati i fondi divenuti famosi anche per la lettura del futuro.
Nonostante il suo nome derivi dalla parola araba “qahwa”, esso si diffuse nel mondo a partire dalla parola turca “kahve” (da “keyif” “umore, gaiezza”, sempre di origine araba), che passò poi all’italiano come “caffè”.

Macina caffè - Kahve değirmeni
Macina caffè – Kahve değirmeni

Infatti, con i turchi, si passò ad un nuovo metodo di preparazione che non prevedeva più una bevanda ottenuta facendo bollire i chicchi di caffè, bensì l’uso del caffè tostato e macinato in modo finissimo ed impalpabile con il tipico macinino in ottone e la successiva preparazione secondo un particolare procedimento.

Caffè turco nel mondo

L’ Europa e poi il mondo intero potè conoscere questa bevanda proprio grazie al caffè turco, metodo con cui fu preparato per tantissimo tempo, quasi tre secoli, fino all’invenzione del caffè espresso.
Il caffè turco divenne la bevanda più ricercata in Europa prima della diffusione del tè avvenuta solo un secolo dopo.
In Turchia il caffè non era una semplice bevanda ma un elemento essenziale dei momenti di incontro dei grandi pensatori, poeti e letterati nelle caffetterie “kahvehane”, un aroma che accompagnava la lettura di un libro, il gioco del trik trak o degli scacchi.
Arrivò in Europa attraverso due vie. In primo luogo, quando i turchi assediarono Vienna, dopo la sconfitta, lasciarono sul posto anche dei sacchi di caffè che furono utilizzati da un soldato polacco che aprì in questa città il primo caffè europeo. L’altra via, invece, fu quella del commercio della città di Venezia che già importava altri prodotti dalla Turchia.

Come preparare il caffè turco

Per prima cosa si prende la caffettiera tipica o “cezve” che una volta era in ottone o rame mentre oggi è più comune in acciaio. Si versano in essa, per ogni tazzina che si vuole ottenere, un cucchiaino da dolce di caffè, uno di zucchero (se lo si desidera mediamente zuccherato, altrimenti si può fare a meno o aumentare la dose di zucchero) ed una tazzina di acqua. Si mette sul fuoco e si mescola finchè non inizia ad addensarsi ed a formarsi la schiuma. Quindi, se ne versa un pochino nella tazzina, circa ¼ di tazzina e si rimette il resto sul fuoco finchè non comincia a bollire. A questo punto, dopo aver aspettato qualche secondo, si riempie la tazzina. Si serve la tazzina con un bicchiere d’acqua ed un quadratino di “lokum” la “delizia turca”, allo stesso modo in cui in Italia spesso si serve il caffè con un cioccolatino.

Il caffè turco non si beve velocemente come il caffè espresso ma solo dopo aver aspettato qualche attimo affinchè il sedimento si depositi e poi, si sorseggia piano piano assaporando ogni sfumatura del suo aroma.

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Presentazioni di caffè turco

Come leggere i fondi del caffè turco

Se siete curiosi di sapere come poter cercare di capire qualcosa del vs futuro, anche solo per divertimento, una volta finito il caffè ed arrivati ai fondi, vi basterà coprire la tazzina con il piattino, farla roteare tra le due mani e poi sempre mantenendo fisso il piattino sulla tazzina, capovolgere quest’ultima. Quindi, dovrete aspettare qualche minuto o almeno finchè non sarà freddo il fondo della tazzina. Potrete girare a questo punto la tazzina verso voi stessi e vedere cosa vi dice la fantasia sui motivi apparsi all’interno delle pareti e se non vi sarà sufficiente, facendo colare nella tazzina il residuo che ormai era passato sul piattino, potrete continuare a leggere anche le immagini che si saranno formate qui.

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La lettura dei fondi del caffè turco

Tradizioni con il caffè turco

In Turchia, quando la famiglia del futuro sposo va a chiedere la mano della futura sposa, dopo i convenevoli tra i genitori, la futura sposa prepara i caffè. Soprattutto in passato, a seconda del gusto dei caffè, si poteva capire se alla ragazza andasse bene o meno sposare quel ragazzo. Infatti, se i caffè erano molto zuccherati significava che la ragazza era d’accordo; se i caffè erano mediamente zuccherati che doveva pensarci e se invece, erano amari, che non voleva sposarsi con il ragazzo in questione. Inoltre, nel caso in cui la futura sposa fosse d’accordo, il caffè che preparava per il futuro marito poteva contenere sale al posto dello zucchero. Questo, serviva a vedere quanto paziente fosse il ragazzo. Se quest’ultimo beveva il caffè senza dare all’occhio nonostante fosse imbevibile, sarebbe stato un buon marito!

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