Cappadocia Magica

Cappadocia Magica

La Cappadocia da sempre crocevia di popoli e culture, è ancora oggi un luogo affascinante e di grande attrazione.

Questa regione, oggi patrimonio dell’Unesco, si formò 60 milioni di anni fa in seguito al depositarsi delle lave e delle ceneri derivanti da 3 vulcani della zona (Erciyes Dağı, Hasan Dağı, Melendiz Dağı), ed alla erosione da parte del vento e della pioggia di tali depositi. I camini di fata che si erano così formati, furono quindi scavati nel tempo dagli esseri umani dapprima per costituire case, chiese (anche affrescate) nell’intento di rifugiarsi dalle persecuzioni (cristiani nel III secolo d.c.) e successivamente come semplici abitazioni e luoghi pubblici e turistici.

 La Cappadocia è un’ambiente magico che sorprende tutti dai grandi ai più piccoli. [tweetthis]La Cappadocia è un’ambiente magico che sorprende tutti dai grandi ai più piccoli.[/tweetthis]

È un posto da esplorare, grazie ai magnifici paesaggi tra camini di fata di tufo dalle forme più impensate, luoghi che permettono di emozionarsi e danno la sensazione di rivivere le storie di antiche civiltà e valli incantate, città sotterranee (es: Derinkuyu e Kaymaklı) e piccoli paesini d’altri tempi da visitare a piedi, con gite a cavallo, in quod, moto o… in mongolfiera. Potrete passare da Uçhisar con il suo imponente castello ai musei all’aperto di Göreme e Zelve in cui troverete numerosi affreschi, dalle valli di Devrent con camini formatisi naturalmente che ricordano la forma di animali e persone, a quella dell’amore, dei piccioni, di Ihlara attraversata da un corso d’acqua, alla valle rossa, a Paşabağ, Ürgüp ed alla graziosa cittadina Avanos per fare una passeggiata lungo il fiume. Oltre ad essere un luogo dove potersi rilassare e ritrovare sè stessi è anche un contesto dove divertirsi con le serate turche e scoprire l’artigianato del luogo che comprende la lavorazione della ceramica e di tappeti.

Enogastronomia in Cappadocia

Oltre all’aspetto naturalistico, artistico, storico e culturale non bisogna certo dimenticare quello enogastronomico poichè potrete deliziarvi con i piatti tipici della cucina turca (tra le migliori al mondo) e il vino ottenuto da vitigni autoctoni oltre che da quelli internazionali. Infatti, per la presenza sia del fiume Kızılırmak (fiume rosso) che influenza positivamente il microclima e sia del terreno molto fertile grazie anche ai depositi di origine vulcanica, si ha un ambiente ideale per le viti. Le cantine ricavate poi all’interno dei camini di fata, permettono di avere, un ambiente ottimale per la conservazione e l’invecchiamento del vino e la possibilità di ottenere degli ottimi aromi. Rimarrete incantati dall’ospitalità e dovunque vi faranno sentire come se foste a casa vostra.

La città di Tyana

Sempre in Cappadocia, non dovrete perdervi la città di Tiana (Tyana), oggi Kemerhisar (fortezza dell’acquedotto) in provincia di Niğde. Rinomata anche per aver dato nel I sec. d.C.,  i natali a Apollonio di Tyana, filosofo, sapiente venerato anche dagli imperatori romani, l’attuale Kemerhisar si trova ai piedi del monte del Tauro, su una delle più grandi strade che collegavano l’Anatolia con la Siria, la Palestina e la Mesopotamia.Come dimostrano gli scavi presenti nella zona a nord della piscina romana (seconda più grande al mondo 22m x 65), Tyana, grazie all’abbondante presenza di acqua era abitata già nel 5.000 a.C. e attorno al 753 a.C. divenne capitale di un piccolo regno ittita. Dopo il passaggio dei frigi, persiani e greci, diventò “colonia romana” sotto l’imperatore Caracalla grazie anche a sua madre Giulia Domna che stimava Apollonio, sede episcopale nel 325 e capoluogo della Cappadocia Minore nel 371. In seguito fu occupata da bizantini e arabi e dopo l’anno 1000 d. C. dai turchi con cui fu chiamata Kilisehisar (fortezza della chiesa) e poi Kemerhisar dal 1910 per la presenza degli imponenti acquedotti romani lunghi 1300 metri e risalenti al II sec. d. C., periodo degli imperatori Traiano e Adriano.

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Acquedotto romano a Kemerhisar, Cappadocia.

A Tyana e dintorni sono presenti 2 scavi condotti da archeologi italiani.

Potrete quindi scoprire oltre all’acquedotto romano che attraversa tutto il paese, la piscina romana, le terme romane suddivise nelle varie stanze e il sistema che veniva usato per riscaldarle, una chiesa romana, gli insediamenti del 5000 a.C., il museo all’aperto di Kemerhisar e il museo di Niğde, il monastero di Gümüşler ricavato all’interno di una formazione rocciosa dove si può trovare l’unico affresco della Madonna sorridente con bambino e Çatalhöyük, sul confine con la Cappadocia, il più grande centro abitato neolitico scoperto, risalente al 7400 a.C.