Ci sono strumenti di ogni categoria che venivano utilizzati dai turchi fin dai tempi più antichi: dagli strumenti a corda, alle tipologie di mandolini ed arpe, dagli strumenti a percussione agli strumenti a fiato.
È sorprendente il modo in cui gli antichi turchi avevano creato questi strumenti ispirati alla natura per poter riprodurre i suoni presenti in essa.
I turchi ritenevano che gli strumenti musicali come il “kopuz” avessero un suono beato, santo, poichè ottenuti da materiali ritenuti sacri. Per questo motivo venivano spesso usati per curare alcuni disturbi o in eventi particolari anche dagli sciamani.
Tra gli antichi strumenti musicali turchi, sono stati trovati:
- il “kopuz”, antenato dell’attuale “bağlama”, che prendeva il nome dal verbo “Kopzatmak” il quale significava suonare o più specificatamente dalla radice “kop” ritrovata anche nel verbo “kopmak” “muoversi velocemente”. Era usato per curare pure le malattie e veniva suonato anche dagli sciamani durante i rituali religiosi. Il fascino del suono creato da questo strumento si può ritrovare tutt’ora in alcune zone: in Anatolia, nel caucaso e in Asia centrale. Veniva utilizzato anche come mezzo di aiuto per accompagnare la conversazione.
- “ıklığ”, sembra che derivi dal termine “ık” che significa “freccia”. Si tratta di uno strumento presente solo tra i popoli di origine turca. Il suo corpo principale veniva ricavato dal guscio della tartaruga, dalla zucca o dalla noce di cocco. Le corde presenti sul manico in legno erano ottenute dalla criniera dei cavalli. All’estremità spesso veniva intagliata la forma della testa di un cavallo, di un montone o di un falco.
- “yatuğan”, deve il suo nome al fatto che si tratta di una specie di liuto inclinato.
- Il “çeng”,invece, è un tipo di arpa che si appoggiava sulle gambe.
- Il “ney” è un tipo di flauto ricavato dalla canna ed usato soprattutto nella musica sacra, mistica spesso come unico sottofondo musicale alla danza dei dervisci.
Oltre a questi strumenti antichi, ve ne sono molti altri ancora che hanno contribuito ad arricchire nel tempo l’orchestra turca. Qui sotto ne potete trovare alcuni:
- “Kanun” è uno strumento a 78 corde. Una specie di cetra suonata appogiandola sulle gambe.
- Quando si parla di “saz” e poi di “bağlama”, “tar” (uno degli strumenti più importanti dei turchi dell’Azerbaycan e dell’Uzbekistan), “tambura”, “cura”, “çöğür”, “koçkarca”, “dombra” ci si riferisce a diverse tipologie di liuti. Questi strumenti sono usati soprattutto nella musica popolare turca.
Vi sono, in particolare, molti tipi di chitarre o mandolini turchi che prendono nomi diversi a seconda del numero di corde. - “Rebab”, uno strumento ad arco molto antico ancora diffuso in Turchia.
- “Miskal” un strumento aerofono, una tipologia di flauto di pan, formato da canne di diversa lunghezza. Si trova anche negli affreschi uyguri.
- Strumento particolare che si trova anche in Italia è lo “scacciapensieri” “gubuz/şan kopuz”.
- Con “balaban” o “mey”, invece, si indica uno strumento a fiato dal suono leggero ed elegante.
- “Sıbızgı” è uno strumento a fiato dei popoli turchi del Kazakistan e del Kirghizistan.
- Infine, il “küdüm” è uno strumento a percussione molto usato tra i turchi uyguri ed usbechi.
L’uso dei vari strumenti musicali turchi
Musica con lo strumento a fiato “ney”
Canzone N.1
Canzone N.2
Canzone N.3
Canzone N.4
Canzone N.5
Canzone N.6
Musica con il “çeng”
Canzone N.1
Canzone N.2
“Kopuz” e “Sıbızgı”
Canzone N.1
“Kopuz” e “dombra”
Canzone N.1
“Gubuz”
Canzone N.1
“ıklığ”
Canzone N.1
Canzone N.2
“yatuğan”
Canzone N.1
“rebab”
Canzone N.1
“balaban”
“küdüm”
musica pentatonica per meditazione
Canzone N.1